L’iconica copertina di «Nevermind» con il piccolo Spencer Elden

Il 24 settembre 1991 veniva pubblicato «Nevermind», capolavoro dei Nirvana nonché pietra miliare della storia rock. Al di là delle gemme contenute nel disco, ciò che resta ancora impresso nell’immaginario collettivo è la copertina del disco.

Di Nevermind – secondo album dei Nirvana nonché pietra miliare della storia del rock – ormai tutti conoscono canzoni e dettagli narrativi al punto da aver riempito pagine di libri e magazine, specialmente dopo la drammatica scomparsa del leader della formazione grunge, Kurt Cobain, avvenuta il 5 aprile 1994.

Un disco che ha conquistato le classifiche di tutto il mondo, ma anche i cuori di tanti estimatori di quel genere alternativo che all’epoca della pubblicazione, il 24 settembre 1991, definivamo semplicemente (o ingenuamente, se lo preferite), “punk rock melodico rumorista”: dalla traccia iniziale Smells Like Teen Spirit alla conclusiva ghost track Endless, Nameless, che per un errore di masterizzazione fu estromessa dalle prime copie.

Spencer Elden (John Chapple / www.johnchapple.com / 2016)

Tuttavia, al di là delle gemme contenute in quel capolavoro, ciò che resta impresso nell’immaginario collettivo dopo 30 anni è la copertina del disco, in cui è ritratto un neonato di pochi mesi che nuota nudo sott’acqua all’interno di una piscina.

L’autore dello scatto a quel bambino di nome Spencer Elden è il fotografo Kirk Weddle, che con quella foto epocale ha contribuito al successo planetario di Nevermind. (La redazione)

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